Wsj: i
motori del volo di Air India sono stati spenti. Ma da chi?
NEW YORK -
L'inchiesta sull'incidente di Air India, che il mese scorso ha causato 270
morti, si sta concentrando sulle azioni dei piloti del jet.
E, secondo
fonti vicine alle prime valutazioni dei funzionari statunitensi, finora non si
evidenzia alcun problema con il Boeing 787 Dreamliner. Lo riporta il Wsj,
affermando che i risultati preliminari indicano che gli interruttori che
controllavano il flusso di carburante ai due motori del jet sono stati spenti,
non è chiaro se intenzionalmente o accidentalmente. I piloti utilizzano gli
interruttori per avviare i motori del jet, spegnerli o ripristinarli in
determinate situazioni di emergenza.
Gli
interruttori sono normalmente accesi durante il volo, e non è chiaro come o
perché siano stati spenti, hanno detto le fonti al Wsj, aggiungendo che non è
chiaro se la manovra sia stata accidentale o intenzionale, o se ci sia stato un
tentativo di riaccenderli. Maggiore chiarezza si avrà dai risultati
dell'indagine e dall'esame della scatola nera: l'Air Accident Investigation
Bureau indiano, che sta conducendo l'inchiesta, dovrebbe pubblicare un rapporto
preliminare già oggi, scrive il Wsj.
Se gli
interruttori erano spenti, questo potrebbe spiegare perché il generatore di
emergenza del jet, noto come turbina ad aria compressa (Ram Air Turbine, o
RAT), sembra essersi attivato pochi istanti prima che l'aereo precipitasse
contro un vicino ostello per studenti di medicina. In totale, 270 persone sono
morte, comprese tutte le persone a bordo dell'aereo tranne una che riuscì a
uscire illesa e con le proprie gambe dai rottami del Boeing.
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