TRIBUNA
REPUBBLICA
VERSO LO SCIOPERO. SALTERÀ LA VENDITA A KYRIACOU?
ROMA - Si è
conclusa in un clima di forte preoccupazione l’assemblea dei giornalisti di
Repubblica martedì 9. Al centro del confronto ovviamente la cessione del
quotidiano fondato da Scalfari insieme al polo radio del gruppo GEDI che fa
capo a John Elkann.
Gruppo che
nelle ultime ore ha confermato le trattative esclusive in corso con i greci di
Antenna della famiglia Kyriakou. Operazione da 140
milioni di euro su sui è piombata l’offerta di Leonardo Maria Del Vecchio, fondatore di Lmdv Capital, che oggi sul Sole 24 Ore, ha parlato di un
possibile rilancio.
Mercoledì 10
la situazione incandescente troverà sfogo in un incontro tra rappresentanti dei
10 giornalisti e dei poligrafici – uniti nella preoccupazione e nella battaglia
– con il presidente GEDI Paolo Ceretti, arrivato a marzo (al posto di
Scanavino) proprio per gestire la cessione.
All’orizzonte,
se dall’incontro di martedì non dovessero uscire novità significative, ci sono
due giorni di sciopero. Per cominciare
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La vendita
di Repubblica al gruppo greco Kyriakou, che controlla
Antenna 1, potrebbe saltare.
Lo sostengono fonti vicine alla complessa trattativa con la Gedi, prolungata
per altri due mesi. I motivi alla base di questa convinzioine
sono due.
1) Il bilancio
di Repubblica è pesante e registra un ulteriore passivo anche per il 2025. I
suoi redattori sono ben 315 e quindi troppi. La Gedi dovrebbe eliminarne almenio 150, ma non può farlo con le normali procedure
consentite dal goiverno. Neppure il gruppo greco
potrebbe farlo, se l'acquistasse. La patata bollente rimarrebbe quindi tra le
mani di John Elkann.
2) Qualora il
gruppo greco decidesse -.nonostante tutto - di
acquistare il giornale creato da Scalfari e ridotto dalle successive gestioni a
sole 48 mila copie vendute in edicola, sorgerebbe un grande problema. Il
governo Meloni, pur essendo quotidianamente criticato da Repubblica, non
potrebbe far finta di niente e sarebbe costretto a porre il veto alla cessione
del giornale italiano politicamente importante a un gruppo estero, anche se
greco e membro dell'Unione Europoa. Perchè, tra l'altro, il secondo azionista di peso di
Antenna Group è - con il 25,4% - il gruppo MBC Middle East Broadcasting Center.
MBC è la più
grande Media Company del Medio Oriente e del Nord Africa con sede a Riad. E' stata fondata dal principe saudita Walid bin Ibrahim Al
Ibrahim. Tempo fa il fondo sovrano Pif dell'Arabia Saudita ha acquisito il 54%
di MBC, diventando azionista di maggioranza
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