TRIBUNA
VENDITA "LA STAMPA", IL CDR CHIEDE LUMI
ALL'EDITORE
TORINO - “Le voci sulla possibile cessione de La Stampa e la sua eventuale separazione dal gruppo Gedi
creano allarme e grande preoccupazione nelle redazioni. In gioco c’è infatti il
destino di centinaia di posti di lavoro giornalistici e non,
quello della nostra testata e le sue prospettive future”. Si apre così la nota
con cui il Cdr del quotidiano torinese è intervenuto sui rumor
di cessione che da giorni circolano attorno alla testata.
“Nonostante la smentita data nei giorni scorsi
dall’azienda al nostro Comitato di redazione circa l’esistenza di una
trattativa con uno specifico soggetto citato da più fonti giornalistiche, ci
troviamo costretti a affrontare un quotidiano
stillicidio di indiscrezioni, alcune delle quali al limite della diffamazione.
Fatto che a nostro parere dovrebbe indurre l’azienda ad agire così da tutelare
il suo buon nome e il lavoro di tutte le sue giornaliste e giornalisti”, hanno
aggiunto.
“L’assemblea di redazione dopo un approfondito dibattito
e nell’intenzione di poter lavorare senza ulteriori destabilizzazioni, chiede
un incontro con la proprietà, perché sia l’azionista Exor a chiarire la
situazione e a fornire le necessarie garanzie e prospettive”.
“Questa o qualunque altra proprietà dovranno garantire
gli attuali livelli occupazionali, la conferma e lo sviluppo dei progetti in
cantiere o già in essere e gli investimenti necessari a sostenere il nostro
lavoro in uno scenario sempre più competitivo”, hanno rilevato ancora i
giornalisti, riferendosi anche al fatto che, come hanno rilevato, “in questi
anni è stata centralizzata a livello di gruppo una serie di attività digitali
strategiche, dagli hub alla produzione video, dalle infrastrutture ai social,
fino a marketing, analisi e amministrazione”.
“Non possiamo prevedere quali saranno i destini della
proprietà del giornale, ma non siamo disposti ad arretrare di un solo passo:
dimensione e struttura de La Stampa devono restare
quelle che sono oggi, un quotidiano nazionale, di qualità, indipendente, con un
forte radicamento nel Nord Ovest e lo sguardo sempre rivolto all’Europa e al
mondo”
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