TRIBUNA
FELTRI NON DAREBBE UN EURO A GUZZANTI. "GUADAGNA E NON
HA DIGNITÀ"
MILANO - Vittorio Feltri non darebbe nemmeno un euro a Paolo
Guzzanti. Perché è uno che ha tanto «e quel tanto non gli basta mai». Perché «è
abituato ai lussi, allo sfarzo, al benessere». E, anziché stringere un pochino
la cinghia «rinunciando al superfluo, predilige rinunciare alla dignità e
mantenere un tenore di vita che evidentemente va oltre le sue effettive
possibilità».
Il giornalista lo scrive nella rubrica delle lettere del
Giornale, rispondendo a una lettrice che gli chiedeva un’opinione. E il suo
giudizio è tranchant: «Le opere di bene non dovrebbero essere ostentate e
nemmeno dichiarate», premette.
Ma Guzzanti non è un bisognoso, spiega Feltri. Perché
«incassa una nutrita pensione, un goloso vitalizio e compensi consistenti» da
Mediaset, dove è opinionista. E non può farci credere di essere indigente: «È
insultante che gente la quale ogni mese recepisce
migliaia e migliaia di euro pianga miseria su un quotidiano nazionale. Trovo
questa condotta vittimistica assolutamente di pessimo gusto e anche fin troppo
poco dignitosa»
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